Massimo Maiorano Presidente dell'Unione Exallievi/e di Don Bosco "Stefano Speranza" di Bari ha dichiarato:
“L'esecutivo, così come preannunciato ieri dal Presidente del Consiglio dei Ministri, ha avviato la cosiddetta Fase 2, nell'azione nazionale di contrasto alla pandemia scatenata dal virus sars-cov2, in tutto il mondo.
Molte le delusioni originate, tuttavia, dal relativo DPCM, che in estrema sintesi sblocca molte attività produttive - ma non tutte e forse dimenticandosi di quelle più piccole e deboli economicamente - mantiene dure le restrizioni alla libertà dei cittadini, costretti ancora ad una severa permanenza a casa e nella Regione di residenza, infine, dichiara definitivamente concluso l'anno scolastico.
Pet quanto attiene all'esercizio della LIBERTÀ DI CULTO viene esclusivamente consentita, in una forma definita intima, la celebrazione dei riti funebri. Ma la fondamentale azione pastorale della chiesa non si esaurisce con l'estremo saluto cristiano, accompagna anche la vita dei fedeli giornalmente, attraverso una vita sacramentale e di coinvolgimento cattolico delle persone e delle comunità parrocchiali.
Momenti centrali di quest'azione sono la celebrazione della Santa messa e la fervida attività degli oratori. Nel primo caso, vera fonte per i credenti, dalla quale trarre i valori universali di amore e solidarietà generati dalla Parola di Dio, per illuminare il cammino di ogni cristiano.
Con riferimento, per altro verso, all'aspetto della vivace attività parrocchiale, coltivata specie negli oratori, non può negarsi che si tratta di una irrinunciabile fucina di quei valori etici, morali, culturali, solidaristici e caritatevoli, che distinguono il Cristianesimo.
Mi auguro, in proposito, che l'Esecutivo riveda le sue posizioni, consentendo la celebrazione del rito Eucaristico e lo svolgimento delle attività parrocchie e degli oratori.
Le strutture della Chiesa, peraltro, sono pronte ad adottare le regole di cautele volte a salvaguardare la salute che verranno imposte, continuando ad uniformarsi a quel dettato del sacrificio, quando necessario, proprio della cultura Cristiana.
Concludo con l'auspicio e l'invito rivolto al Governo, rammentando che proprio la vita sacramentale e parrocchiale cattolica è la linfa che alimenta costantemente l'amore dei fedeli nel donarsi agli altri, che, in questi difficili momenti, si è tradotto in quell'impegno caritatevole a sostegno di tutti coloro che soffrono!”.