NODO FERROVIARIO DI BARI – LATO NORD Intervento di Massimo Maiorano

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Nodo Ferroviario di Bari – Lato Nord
Intervento di Massimo Maiorano, componente del Collegio degli Esperti del Presidente della Regione Puglia

“Due tracciati per due funzioni: così si garantisce una rete moderna e inclusiva”.

«Ritengo che il progetto del Nodo Ferroviario di Bari lato nord debba essere finanziato e ripensato nella sua configurazione, salvaguardando l’attuale tracciato ferroviario. È fondamentale infatti differenziare il traffico ferroviario: i treni regionali e metropolitani devono continuare a circolare sull’infrastruttura esistente, mentre il nuovo tracciato, da realizzare al di fuori del perimetro cittadino, va destinato esclusivamente ai treni merci, passeggeri a lunga percorrenza e alta velocità. In sintesi, due infrastrutture distinte per funzioni diverse, capaci di convivere in un sistema efficiente e sostenibile.»

Un sistema integrato, non uno scambio: così si tutela la mobilità locale.

«L’attuale progettazione, invece, prevede la sostituzione integrale del tracciato urbano, trasferendo anche il servizio regionale sulla nuova linea. È un’impostazione che non condivido: serve invece mantenere e valorizzare l’attuale infrastruttura per la mobilità quotidiana dei cittadini, in particolare nel V Municipio, dove migliaia di studenti e pendolari utilizzano il treno ogni giorno. Nei quartieri di Palese e Santo Spirito, dove mancano istituti scolastici superiori, la ferrovia rappresenta l’unico collegamento efficiente verso le scuole del centro città. Stazioni come Santo Spirito, Palese Macchie, Zona Industriale, Marconi, Bari Parco Sud, Torre Quetta e Torre a Mare sono fondamentali per l’accessibilità, l’inclusione e la sostenibilità urbana.»

L’Ordinanza n. 10: vincoli e possibilità concrete

«A conferma di questa visione – prosegue Maiorano – va letta anche l’Ordinanza n. 10 relativa al Nodo Ferroviario di Bari Nord e, in particolare, alla Variante Santo Spirito – Palese. Il documento, di natura istruttoria, non approva il progetto esecutivo, ma stabilisce condizioni vincolanti che RFI dovrà rispettare per proseguire.

In particolare:
• Il progetto può procedere solo se migliorato nei suoi aspetti ambientali, idraulici, paesaggistici e infrastrutturali;
• È richiesto di preservare e valorizzare il territorio, con attenzione alle caratteristiche ambientali, agricole e culturali dell’area;
• Non si esclude il mantenimento del tracciato esistente per le corse regionali, lasciando aperto uno spazio di confronto che deve necessariamente coinvolgere anche la cittadinanza.»

Una visione coerente con il Green Deal e i bisogni reali

«La nostra proposta – conclude Maiorano – è la più coerente con gli obiettivi europei di mobilità sostenibile e la più sentita dalla comunità locale. Occorre agire con coraggio e lungimiranza: mettere in sicurezza i centri abitati eliminando i passaggi a livello con sottovia, cavalcavia ciclopedonali e opere leggere, mantenere attiva la rete urbana per i servizi metropolitani, e costruire fuori città un nuovo tracciato per i flussi a lunga percorrenza. Questa è la vera sfida da vincere, per una Bari più connessa, moderna e rispettosa del suo territorio.»

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